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Salerno-Violi, Stranieri nel ricordo. Verso una memoria pubblica delle migrazioni
Dalla finestra della sua canonica-scuola sul Monte Giovi, il Priore vedeva lontano, appuntando questa frase come consegna ai suoi ragazzi: “Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri”.Don Lorenzo Milani, il Priore di Barbiana, ha visto partire alcuni dei suoi ragazzi verso paesi lontani, loro che erano destinati a pascolar mucche o chiusi in orfanotrofi della Toscana. Alcuni di loro, come Francesco Gesualdi, sono il riverbero vivo di don Milani (suo fratello Michele è morto nel 2018).La mia mente è corsa…