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De Risio – De Rossi, Quando la pietra scolpisce la mente. Neuroscienze e Semiotica dell’architettura delle comunità confinate
Che si tratti della cella di un carcere, di una camera di sicurezza, di uno stanzone di qualche anonimo centro in cui si esaurisce il tempo della speranza per le persone alle quali viene forzatamente, per giustizia, limitata la libertà personale, sempre lo spazio della privazione della libertà si configura come spazio muto, non in grado di comunicare alcuna ipotesi se non quella dell’attesa. De Risio Alfredo è Psicologo, psicoterapeuta individuale e di gruppo ad indirizzo analitico adleriano. Ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Psicologia Clinica presso l’Istituto di Clinica Psichiatrica dell’Università degli Studi di Torino. È Dirigente Psicologo con incarico di Alta Specializzazione in Psicologia Penitenziaria DSM-DP ASL…
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Giunti-Lomunno, E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie
La scuola come principale e indispensabile strumento per sconfiggere la criminalità di stampo mafioso. Giuseppe Giunti è frate minore conventuale. Svolge il servizio educativo nella scuola pubblica come docente di IRC, dalle Medie al Liceo classico, nella pastorale giovanile in parrocchia a Torino, a Genova e ad Assisi. È formatore itinerante delle cooperative sociali Coompany& e Coompany2 presso il carcere San Michele di Alessandria, e accompagna da anni uomini in carcere che hanno deciso di fornire il loro contributo per la lotta al crimine organizzato, i collaboratori di giustizia. Marina Lomunno, nata a Torino, sposata, una figlia, giornalista professionista, è coordinatore redazionale del settimanale diocesano di Torino «La Voce e…