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A. Destro-M. Pesce, Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi
Una docente di antropologia culturale e un docente di storia del cristianesimo.Entrambi si chiedono: perché un nuovo libro su Giovanni il Battista e Gesù?Con Carocci è stato pubblicato questo testo a quattro mani, Adriana Destro e Mauro Pesce.“Non si può comprendere Gesù – scrivono i due Autori – la sua azione e le sue idee se prima non si è capito Giovanni. La sua attività, il suo successo e molte delle sue idee stanno alla base della vicenda di Gesù. Abbiamo scritto perciò questo libro – evidenziano Destro e Pesce – proprio per esaminare in modo approfondito il rapporto tra Gesù e il Battista“.Il volume è pensato in 10 capitoli:1° I gruppi…
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Epicoco, La vita come la fine del mondo. Meditazioni sull’Apocalisse
Questo testo nasce dalle meditazioni di un corso di Esercizi spirituali dell’Autore sul libro dell’Apocalisse.Don Maria Luigi Epicoco, giovane prete della diocesi dell’Aquila, le ha raccolte (grazie a persone che lo aiutano nelle varie pubblicazioni e che l’Autore giustamente ringrazia a inizio libro), pubblicandole con EDB.“L’Apocalisse – scrive l’Autore – non ci parla del futuro, ma di quel presente che è l’eternità“.10 meditazioni strutturano il testo:1. La vita è un mistero non un enigma.2. Alla Chiesa di Efeso: il primato dell’amore.3. Alla Chiesa di Sardi: i morti che si credono vivi.4. Alla Chiesa di Filadelfia: la debolezza e la fedeltà.5. Alla Chiesa di Laodicea: la tiepidezza come tragedia vera.6. Il…
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Vogels, Il ‘piccolo resto’ nella Bibbia. E per la Chiesa oggi?
L’espressione ‘Europa cristiana’ è solo un modo di dire, non più un modo di essere nella realtà. Le strutture esterne dicono una struttura interna che va verso il poco, il piccolo e, per dirla con l’Autore, il resto. Quale resto, dunque, per la Chiesa oggi?Walter Vogels ha insegnato per tanti anni Antico Testamento, ora emerito, ad Ottawa (Canada). Con Queriniana ha dato alle stampe questo particolare testo, partendo dalla categoria biblica de “il resto” e cercando di offrire chiavi di lettura per il tempo attuale.“Un resto presuppone inevitabilmente un disastro – afferma il biblista – che è costato caro alla comunità: c’è stata una distruzione che ha comportato la scomparsa o…
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Cirignano, Non lasciamoci rubare il Vangelo
Inabissato. È la parola che l’Autore di questo libro pone come cardine attorno al quale ruota la sua riflessione.Don Giulio Cirignano è docente emerito di Sacra Scrittura alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale e, al suo attivo, ha diverse pubblicazioni.In questo testo, edito da Mauro Pagliai Editore, l’Autore prende spunto dall’espressione di Bergoglio Non lasciamoci rubare il Vangelo per tracciare alcune buone piste di riflessione nella Chiesa di oggi.“Non lasciamoci rubare il Vangelo – afferma don Cirignano – è progetto di vita“.Per spiegare la scelta del termine Inabissato, riferita a Gesù, l’Autore parte da una disamina reale e concreta: “Quante volte si è confusa la vita di fede con buoni propositi –…
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Zanni, Gesù di Nàzaret. Bibbia, tradizione, racconto. Commento inusuale alla Lettera apostolica Patris corde di papa Francesco
Ogni paesaggio consegna un diverso sguardo.La divulgazione, sia essa televisiva, scientifica, artistica, religiosa è una capacità che si acquisisce nel tempo, frutto di fatica, studio, ascolto, capacità di sintesi e di riconsegna in parole semplici.Nella produzione divulgativa a commento della Lettera apostolica di papa Francesco sulla figura di S. Giuseppe, Patris corde, ho letto con interesse questo testo, edito da Chirico, scritto da Tarcisio Zanni che, alla soglia degli 80 anni, propone alla lettrice e al lettore inusuali chiavi di lettura, così come nella sua feconda attività editoriale.In questo sua ultima pubblicazione l’Autore invita a percorrere interiormente il testo della Patris corde (riportato integralmente nel volume) attraverso la figura di…
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Standaert, Il quarto Vangelo. Un approccio letterario, storico-teologico e interreligioso
Il vangelo come sentiero per il dialogo. In modo particolare il vangelo di Giovanni. Benoît Standaert è un monaco benedettino, vive in Belgio e ha insegnato al S. Anselmo di Roma Nuovo Testamento, per un triennio. Nel 2012 aveva pubblicato con EDB un commentario al vangelo di Marco. Ora, sempre con la casa editrice bolognese, dà alle stampe questo con testo con l’intento, come afferma egli stesso, di “riscoprire il cristianesimo umile e capace di dialogo, fattore di umanità e non più fonte di violenze intransigenti in nome di un discorso che assolutizza il proprio accesso alla verità“.In merito al dialogo interreligioso nel tempo attuale, il monaco benedettino è quanto…
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De Santis, Il Risorto. Indagine teologica sui racconti evangelici
Identità e appartenenza. La domanda che soggiace a questo testo è la seguente: in quale modo gli evangelisti hanno sentito il bisogno di consolidare il senso identitario delle comunità cristiane alle quali appartengono?Scritto da De Santis, docente all’Angelicum di Roma e collaboratore con la Rivista Biblica, il testo è edito da EDB e rappresenta un interessante contributo nell’attuale panorama biblico e teologico.L’Autore, come sottolinea nell’introduzione, “non intende svolgere una dettagliata analisi storico-critica dei testi, quanto piuttosto puntualizzare alcuni dispositivi narrativi che fanno trasparire la concezione teologica di ciascun racconto” dei racconti della risurrezione.La struttura del volume è suddivisa in due parti con un epilogo finale: Prima parte: la teologia dei…
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Bizzeti, La logica di Pentecoste a Gerusalemme versus quella del peccato a Babele
Per mesi è stato gridato, cantato, appeso ai davanzali che sarebbe andato tutto bene. Tutto bene, poi, non è andato affatto. Anzi. Le molteplici varianti del Covid-19 dicono che ne avremo per lungo tempo, con il reale rischio di anestetizzarmi ai morti a 3 cifre di ogni giorno e affini. Nell’ultimo testo del gesuita p. Paolo Bizzeti, vescovo in Anatolia, c’è anche la pandemia non tanto perché ‘va citata’, ma come paradigma per ri-fondare, ri-generare la Chiesa nel suo pensarsi, prima ancora della sua azione, soprattutto in ruoli, ancora inediti ma necessari, delle singole persone del popolo di Dio. Perché poi, stringi stringi, la partita in definitiva si gioca su…
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Martini, Mosè
Agosto 1978. P. Carlo Maria guida un corso di Esercizi spirituali a un gruppo di confratelli gesuiti. Il tema scelto è la figura di Mosè. Sette meditazioni che l’allora neo rettore della Gregoriana ha forgiato, perché lui per primo si lasciava forgiare dalla Parola di Dio.“Le parole della Bibbia sono come il seme – scrive p. Maurizio Teani, gesuita, nell’introduzione alla nuova edizione con Garzanti – : parlano a noi oggi solo se le facciamo calare nel terreno della vita. Parlano a chi è immerso nei problemi fondamentali dell’esistenza e del proprio momento storico, quei problemi a cui la Scrittura offre una risposta originale“. Quando ci si accosta ai testi…
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Ceragioli, In tutto amare e servire
“E’ strano, ma è vero per Pietro allora e per noi: il nostro essere centrati su noi stessi è così radicato in noi da essere capace di trasformare anche la sequela di Gesù in un possesso, in un privilegio, un vanto, anziché riconoscerla come dono di Dio“. Quando ti imbatti in una frase come questa, capisci che chi l’ha scritta è una persona allenata a riscontrare quanto scrive nelle persone che incontra. A partire, ad esempio, dal suo osservatorio privilegiato, ovvero: il Seminario diocesano. Don Ferruccio Ceragioli è rettore del Seminario maggiore della diocesi di Torino (assieme ad altri incarichi). Con Effatà editrice ha dato alle stampe il suo ultimo…