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Rosito, Theodor W. Adorno. Minima moralia
Cinquantadue anni fa, 1969, moriva l’autore di questo aforisma: “La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è“. È del tedesco Theodor W. Adorno. Negli anni del suo esilio americano, Adorno scrive e appunta molteplici pensieri e sollecitazioni che daranno vita alla sua opera Minima moralia. Il terreno filosofico sul quale prendono vita inediti sentieri, utili per ripercorrere, con serietà, tutto il Novecento.L’editore G&BPress – nella Collana I grandi libri diretta da Bonfrate-Morra dove si trova pubblicato un testo già qui recensito – ha dato alle stampe un pregevole libro scritto da Vincenzo Rosito docente di Storia e Cultura delle istituzioni familiari al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo…
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Cicione-De Biase, Innovazione Armonica. Un senso di futuro
Dopo aver letto questo libro scritto a 4 mani (Francesco Cicione e Luca De Biase), assieme a 17 compagni di viaggio che sono stati coinvolti (ognuno con il suo zaino di talento), mi sono detto: ciò che scritto qui è quello che oggi manca alla Chiesa. Soprattutto alla Chiesa italiana. Ovvero: la coralità.Il gesuita Bergoglio alcuni giorni fa è tornato ad accendere il puntatore luminoso sulla CEI, dicendole verso dove deve iniziare ad aprire il cantiere: il sinodo nazionale. Dopo cinque anni di mutismo (richiesto una prima volta a Firenze nel 2015), papa Francesco è tornato a chiederlo con l’autorità del suo ruolo. Ma il buon gesuita Bergoglio, per formazione…
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Panikkar, Secolarità sacra
Superare la distinzione tra sacro e profano, perché la realtà dove vivo è intrisa l’uno nell’altro. La secolarità è definita sacra, perché non si tratta di fuggire dal mondo, anzi, ma di starvi dentro cogliendone tutte le mutazioni in atto. È uno degli intenti che ha spinto l’editore Jaca Book a pubblicare l’Opera Omnia di Raimon Panikkar, a 11 anni dalla sua morte. Pubblicazione curata da Milena Carrara Pavan che, come scrive lo stesso Panikkar prima della sua morte nel raccogliere tutti i suoi scritti in forma ordinata per argomento (non per cronologia), “mi conosce profondamente essendomi stata accanto in quest’ultimo periodo della mia vita con dedizione e sensibilità“. Alla…
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Stoppa, Le età del desiderio. Adolescenza e vecchiaia nella società dell’eterna giovinezza
È un ponte molto interessante quello che traccia Francesco Stoppa nel suo ultimo lavoro edito con Feltrinelli: l’adolescenza e la vecchiaia. In un passaggio del libro, Stoppa definisce queste due età “inoperose” (e non a torto), perché nella prima (l’adolescenza) bisogna mantenere i figli nel loro accendersi; nella seconda (la vecchiaia) bisogna mantenere gli anziani nel loro graduale spegnersi.Riporto ai lettori due stralci tratti dal libro di Stoppa che suggerisco di leggere e, soprattutto, far circolare nelle mani dei genitori, degli insegnanti coloro che più di tutti sono i protagonisti in mezzo a questo questo ponte. Un primo brano:“Allora a essere madre o padre, genitore, figlio, cosa significa invecchiare? La…
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Morin, Cambiamo strada. 15 lezioni del Coronavirus
Quindici lezioni che arrivano dal Covid. Le scrive Edgar Morin, con i suoi 99 anni, nel suo libro pubblicato con Raffaello Cortina. “Il confinamento è stato una reclusione, ma è stato anche una liberazione interiore dal tempo cronometrato. Una volta usciti dal confinamento – si domanda giustamente Morin, ed io con lui – riprenderemo la corsa infernale? Manterremmo il gusto della lentezza? Smetteremo di subordinare l’essenziale?“.Leggere questo testo significa farmi un esame di coscienza profondo: scegliere chi voglio essere nel dopo-Covid e come voglio esserlo. Avverto crescere la paura in molte persone (più dei laici che dei preti) di un ritorno alla ‘normalità’ del pre-Covid, quando quella normalità era ed…
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Spinosa-Viola (curr.), La visibilità che ci ri-guarda
Essere visibili comunque-dovunque, estetizzati h24, rilanciati come un ping-pong da un social all’altro è la prassi dell’uomo e della donna nel tempo attuale. Si pensa, ed è vero, che si scrive con le dita. Nella neo estetica digitale si scrive soprattutto con gli occhi. “La vista è l’organo di senso costitutivo, ma è anche l’organo di costituzione del senso“. Condivido pienamente questa frase di Maria Antonietta Spinosa (docente di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia) che ha curato e pubblicato con Rubbettino questo prezioso testo assieme ad Anna Pia Viola (anch’essa docente di Filosofia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia).Sette autori per sette modus di visibilità da…