Jordi Nieva-Fenoll, Intelligenza artificiale e processo
Vi sono gli entusiasti, che prevedono la futura scomparsa di gran parte di giudici e avvocati, e vi sono gli scettici, che pensano che il processo giurisdizionale sia qualcosa di così umano che non potrà mai essere sostituito dall’intelligenza artificiale (IA).
Nessuna delle due tendenze è giusta.
Jordi Nieva-Fenoll con la prestigiosa casa editrice G. Giappichelli Editore pubblica il presente volume evidenziando gli ambiti in cui essa (IA) è già utilizzata, anche se magari senza la dovuta consapevolezza, e gli ambiti in cui verrà utilizzata in futuro. “L’intelligenza artificiale – si legge nell’introduzione – è umana, perché l’hanno resa umana, pur essendo in grado di “apprendere” dai dati che raccoglie. Ma l’intelligenza artificiale non emette le sentenze, almeno non di solito. Aiuta solo a emetterle. Forse in futuro ci toccherà scegliere se prendere una decisione difforme dagli algoritmi, ma sarà sempre nelle nostre mani farlo, il che ci costringerà a spiegare le ragioni e renderà la motivazione più completa”.
Il presente libro analizza anche l’incidenza del “fattore umano” sulla giustizia, scoprendo qualcosa di insolito, ossia che questo fattore può essere imitato in un numero elevato di casi da una macchina e che, quindi, ciò potrebbe portare a una riformulazione di alcuni dei più tradizionali principi processuali.
Traduzione e prefazione di Comoglio Paolo.
Jordi Nieva-Fenoll, Intelligenza artificiale e processo, Torino, G. Giappichelli Editore, 2019, pp. 176, € 22,00.