Lazzarini Merloni-Spiri, L’America di Clinton. Dalla Guerra fredda al disordine globale
L’inatteso disordine globale impone la necessità di definire una nuova architettura di sicurezza per fronteggiare le crisi del terzo millennio.
Maria Vittoria Lazzarini Merloni è laureata in Politiche europee ed internazionali all’Università Cattolica di Milano.
Andrea Spiri è dottore di ricerca in Storia politica dell’età contemporanea nel Dipartimento di Scienze politiche dell’Università LUISS di Roma.
Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblicano questo testo nell’intento di aiutare a comprendere meglio la complessità contemporanea rileggendo le vicende dell’ultimo scorcio del Novecento, partendo dall’elezione di Bill Clinton a presidente degli Stati Uniti.
“Clinton – scrivono gli Autori nell’Introduzione – ha compreso forse meglio degli altri che la globalizzazione avrebbe aperto il varco a grandi opportunità e creato al tempo stesso grossi rischi”.
Il testo è così suddiviso:
1. L’ascesa di un presidente
“It’s the economy, stupid!”/Quale America nel mondo e per il mondo?/Restore Hope e ritirata unilaterale/L’intellighenzia conservatrice e le critiche al “multilateralismo confuso”
2. Gli Stati Uniti e il ritorno della guerra nel cuore dell’Europa
La dissoluzione della Jugoslavia/Il conflitto in Bosnia-Erzegovina/L’incertezza di Clinton e le tensioni transatlantiche/L’ONU e la nato in Bosnia: un rapporto difficile/La Pax Americana/L’intervento militare in Kosovo
3. Washington e l’Alleanza atlantica
Quale futuro per la nato?/Dal Democratic Enlargement alla Partnership for Peace/I colloqui riservati tra Clinton ed El’cin/La “nuova” nato e l’ascesa di Vladimir Putin
Quando il leader democratico fa il suo ingresso alla Casa Bianca, l’America è un paese in attesa, pronto a voltare pagina: si è chiusa l’epoca del confronto bipolare con Mosca, la Storia ha dato ragione all’unica superpotenza rimasta.
Gli effetti della “rot-tura” geopolitica del biennio 1989-91, però, non tardano a palesarsi, mandando in frantumi le aspettative di quanti si erano illusi che la fine della Guerra fredda avrebbe aperto il varco alla coesistenza pacifica fra gli Stati.
L’inatteso disordine globale impone la necessità di definire una nuova architettura di sicurezza per fronteggiare le crisi del terzo millennio: estendere il perimetro atlantico a est diventa dunque un imperativo strategico che non prevede cedimenti, e che consegue il risultato voluto senza mettere a rischio il rapporto di cooperazione con la Russia di Boris El’cin, almeno nell’immediato.
Fino all’ascesa di Vladimir Putin e alla spirale di violenza che avvolge questo tempo difficile.
Maria Vittoria Lazzarini Merloni – Andrea Spiri, L’America di Clinton. Dalla Guerra fredda al disordine globale, Roma, Carocci, 2023, pp. 212, € 23,00.