Rubini, Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi (1955-2020)
Studiare Calvino come classico universale significa rintracciare le scelte, gli incontri, le riflessioni che determinano per l’autore l’esperienza dell’essere tradotto.
Francesca Rubini è assegnista di ricerca in Letteratura italiana contemporanea alla Sapienza Università di Roma. I suoi studi si concentrano sulle forme narrative del secondo Novecento.
Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo volume dove ricostruisce la diffusione internazionale delle sue opere dal 1955, anno della prima pubblicazione straniera, al 2020.
“La fortuna internazionale di Calvino – scrive l’Autrice nell’Introduzione – costituisce un caso di studio unico per la ricchezza delle linee di indagine e per la possibilità di definire parametri metodologici innovativi”.
Il testo è suddiviso in 4 capitoli:
1. «Una successione di specchi che moltiplicano il mondo»
2. 1955-70. «Più in là, nel futuro o nell’altrove»
3. 1971-85. «Essere letti veramente»
4. 1986-2020. «I passaggi mancanti»
Studiare Calvino come classico universale significa rintracciare le scelte, gli incontri, le riflessioni che determinano per l’autore l’esperienza dell’essere tradotto, vissuta come radicale cedimento delle qualità più vere di un testo, ma anche come possibilità di un arricchimento costante che permette di illuminare le ragioni e le potenzialità distintive del racconto.
Le forme che i libri di Calvino assumono fuori dall’Italia offrono un approccio inedito che coinvolge il senso della scrittura in rapporto alla lettura, dell’opera nella sua dimensione stabile e transitoria, della letteratura che – di fronte alla certezza della non traducibilità della lingua, del pensiero e della realtà – conserva la smisurata ambizione di superare, trasformandosi, ogni perdita e ogni distanza.
Francesca Rubini, Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi (1955-2020), Roma, Carocci, 2023, pp. 168, € 18,00.