Bevilacqua (ed.), Vita consacrata e migrazioni
Rinnovare vuol dire anche cambiare, abbandonando forme che non hanno più senso e vincendo la tentazione esiziale di rendere le nostre comunità zone di comfort per proteggersi dal mondo.
Maurizio Bevilacqua, missionario clarettiano, ha conseguito la licenza e il dottorato in teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma. Dal 2012 è docente presso l’Istituto di Teologia della vita consacrata “Claretianum”, di cui è attualmente preside.
Con la qualificata casa editrice Àncora ha curato questo libro sulla realtà delle migrazioni, che accompagna tutta la storia umana, rappresenta nella nostra epoca uno degli elementi più significativi che sta portando a rapide trasformazioni di tutte le società. La vita consacrata, che cammina per le strade dell’umanità, vi è coinvolta in vario modo.
“Il quarantesimo Convegno dell’Istituto Claretianum (13-16 dicembre 2022) di cui pubblichiamo qui gli atti – scrive il Curatore nella Presentazione – ha posto l’attenzione sulla realtà delle migrazioni in relazione alla vita consacrata”.
Il testo è composto da 13 contributi.
L’esperienza di accoglienza di tante sorelle e fratelli venuti da molti luoghi e da culture diverse, infatti, sta invitando la vita consacrata a trovare forme più libere, e perciò più “caste” di vivere la relazione con l’altro e sta chiedendo con insistenza di rinnovare il modo di essere comunità.
E bisogna ricordarlo: rinnovare vuol dire anche cambiare, abbandonando forme che non hanno più senso e vincendo la tentazione esiziale di rendere le nostre comunità zone di comfort per proteggersi dal mondo.
Maurizio Bevilacqua (ed.), Vita consacrata e migrazioni, Milano, Àncora, 2023, pp. 144, € 16,00.