Matarazzo-Romano (curr.), Parlare di morte per ragionare di vita. Una ricerca multidisciplinare
Nella Sequenza pasquale si prega con queste parole “morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello“. È un duello eterno, che era, che è e che sarà per sempre. La morte, ovviamente, per dirla con s. Francesco “è sorella” per ciascuno di noi, nel senso che ci appartiene al di là del credo professato.
Il punto centrale è – ed una delle tesi di fondo di questo prezioso libro – quale tipo di annuncio del Vangelo nel tempo della sacralizzazione del mondano, tra negazione della vita ed esaltazione della morte.
Curatori del libro, edito da Cantagalli, sono Carmine Matarazzo, docente di Teologia pastorale e direttore dell’Istituto di scienze pastorali della Sezione San Tommaso d’Aquino della Facoltà Teologica di Napoli e Lucio Romano docente di Bioetica alla Sezione San Tommaso d’Aquino della Facoltà Teologica di Napoli.
“Missione del teologo – scrive Matarazzo – sarà principalmente quella di superare la tentazione di proporre teorie fredde e concettuali per aiutare la comunità e i singoli a meglio comprendere e spiegare il messaggio di Gesù in ottica sanante-redentiva“.
Gli fa eco il prof. Romano nel suo contributo sulle disposizioni anticipate di trattamento e suicidio assistito nell’affermare “pazienti sempre curabili per quanto inguaribili. Dovere anche della politica – prosegue il medico bioeticista – è interrogarsi su un sistema socio-assistenziale, e ancor prima culturale, che abbia come obiettivo primo la tutela delle fragilità e delle vulnerabilità. È una sfida di civiltà e democrazia che non può essere disattesa“.
Il testo è suddiviso in 2 parte con 13 contributi complessivi:
Prima parte:
1. Lucio Romano: disposizioni anticipate di trattamento e suicidio assistito. Aspetti biolegislativi e riflessioni bioetiche.
2. Gennaro Matino: la rimozione della morte.
3. Roberto Gallinaro: saper vivere per saper morire.
4. Edoardo Scognamiglio: venire-dare alla luce e chiudere gli occhi. La persona tra mistero della vita ed esperienza della morte di fronte a Cristo.
5. Roberto Della Rocca: la catechesi dei Padri di fronte al mistero della morte.
6. Salvatore Esposito: il tema della vita nei testi eucologici postconciliari: il Messale e il Benedizionale.
Seconda parte:
7. Mario Adinolfi: la sfida della vita e della famiglia.
8. Pasquale Incoronato: la vita fa più paura della morte: educare i giovani alla verità sulla vita e alla felicità piena.
9. Gaetano Di Palma: non essere troppo malvagio e non essere stolto. Perché vuoi morire prima del tempo (Qo 7,17). Un sapiente d’Israele di fronte alla ‘serietà’ della vita.
10. Alfonso Langella: la famiglia di Nazaret e ‘le’ famiglie del XXI secolo.
11. Francesco Del Pizzo: vita e morte, le parole ci sfuggono alla fine e all’inizio della vita.
12. Nicola Rotundo: la famiglia evangelizzatrice della vita e della morte.
13. Carmine Matarazzo: l’annuncio del Vangelo tra negazione della vita ed esaltazione della morte nella stagione della ‘sacralizzazione del mondano’.
“Il ruolo del teologo – scrive Francesco Asti nella Prefazione – sarà quello di motivare la fede semplice del popolo, di arricchire la conoscenza del popolo, perché sia rispettata quella pietà umana che rende degna di vivere anche la morte“.
La postfazione del testo è stata affidata Maurizio Pietro Faggioni che saggiamente invita a leggere questo testo perchè “non giudica e non condanna, ma accoglie e accompagna“.
Mi auguro che questo testo sia ampiamente diffuso e fatto circolare in molteplici ambiti della formazione del pensiero e, nel contempo, negli ospedali, nei luoghi nati per assecondare le richieste di chi esprime la volontà di mettere fine alla propria vita, perché un testo come questo è una saggia pietra d’inciampo.
Carmine Matarazzo – Lucio Romano, Parlare di morte per ragionare di vita. Una ricerca multidisciplinare, Siena, Cantagalli, 2020, pp. 415, € 22,00.