Somenzi (cur.), Ambrogio. La penitenza
Ne «i due libretti sulla penitenza» che Ambrogio scrisse nell’ultimo quarto del IV secolo (Ambrogio, Commento al Salmo 37 1), confluirono l’aspra polemica con i Novaziani (sostenitori di un inflessibile rigorismo morale) e un’esortazione alla penitenza che il vescovo pensò per i suoi fedeli della Chiesa di Milano.
Chiara Somenzi è docente al liceo Manin di Cremona, dottore di ricerca in Scienze Religiose.
Per la casa editrice Paoline ha curato questo volume.
Si tratta di un documento di grande interesse perché, oltre a documentare l’intensità del dibattito ecclesiale e a offrire uno spaccato sulla prassi pastorale della penitenza, lascia trasparire, come in filigrana, una sorta di riflessione autobiografica di Ambrogio stesso che ascrive alla misericordia di Dio nei suoi confronti l’essere passato dall’esercizio severo della giustizia, amministrata nelle vesti di giudice, all’abito della compassione proprio del ministro della Chiesa.
“Nella visione ambrosiana – si legge nell’Introduzione – il perdono è sempre dono di Dio, grazia, non merito che si conquista attraverso la penitenza. Perciò tra quest’ultima e la grazia s’instaura un rapporto circolare”.
Il testo è suddiviso in 3 parti:
1a. Intorno al testo
2a. Nel testo
3a. La penitenza
«Non c’è penitenza senza grazia, né grazia senza penitenza; la penitenza infatti deve prima condannare il peccato, perché la grazia possa cancellarlo» (Sant’Ambrogio).
Chiara Somenzi (cur.), Ambrogio. La penitenza, Milano, Paoline, 2023, pp. 363, € 46,00.