Rosito, Theodor W. Adorno. Minima moralia
Cinquantadue anni fa, 1969, moriva l’autore di questo aforisma: “La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è“. È del tedesco Theodor W. Adorno. Negli anni del suo esilio americano, Adorno scrive e appunta molteplici pensieri e sollecitazioni che daranno vita alla sua opera Minima moralia. Il terreno filosofico sul quale prendono vita inediti sentieri, utili per ripercorrere, con serietà, tutto il Novecento.
L’editore G&BPress – nella Collana I grandi libri diretta da Bonfrate-Morra dove si trova pubblicato un testo già qui recensito – ha dato alle stampe un pregevole libro scritto da Vincenzo Rosito docente di Storia e Cultura delle istituzioni familiari al Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia in Roma.
Minima moralia di Adorno è, a tutti gli effetti, un classico della tradizione storica e culturale del cristianesimo che ha forgiato il vissuto di numerose generazioni.
“Un classico – afferma Rosito – è tale perché promuove dialoghi impensati tra differenti e molteplici interlocutori“.
Più che mai il contesto di oggi necessità di dialogo pacato, confronto nutriente, reciprocità intelligente. Questo testo di Rosito si pone su questa linea perchè è “un monito alla tradizione del pensiero cristiano dal momento che non è arrogante in nulla essendo in tutto profondamente e convintamente dialogico“.
Il testo è suddiviso in 4 capitoli:
1. La forma del pensiero.
2. Critica della cultura e della società.
3. Critica del fascismo e della personalità autoritaria.
4. Innocenza e redenzione.
In un tempo pandemico da Covid, la scuola è senza dubbio la prima a farne le spese dal punto di vista formativo-educativo. Facendo riferimento alla formazione di Adorno, e alla sua infanzia, l’Autore apre un’orizzonte quanto mai necessario per il tempo attuale educativo, evidenziando come “l’istituzione scolastica non si limita a trasmettere conoscenze e ad addestrare coscienze – quanto invece a educere-educare per questo – l’apprendimento scolastico con i suoi ruoli, con i suoi tempi e i suoi riti è strettamente connesso con la cultura politica e sociale di una nazione o di una comunità“.
Auspico che questo testo del prof. Rosito – che collabora anche con la Facoltà di Scienze Sociali e il Centro Fede e Cultura ‘A. Hurtado’ della Pontificia Università Gregoriana – circoli diffusamente non solo tra gli insegnanti nelle scuole, ma anche tra gli educatori e formatori in parrocchia, nelle case di formazione alla vita consacrata e in tutte quelle realtà sociali per promuovere una formazione al pensare e al pensiero (sempre più merce rara nel tempo attuale). Pur non avendo il computer, Adorno già a suo tempo vedeva lontano e in profondità, quando nell’aforisma 19 di Minima moralia dice che “la tecnicizzazione rende le mosse brutali e precise, e così anche gli uomini. Elimina dai gesti ogni esitazione, ogni prudenza, ogni garbo“. Smartphone docet!
Vincenzo Rosito, Theodor W. Adorno. Minima moralia, Roma, Gregorian & Biblical Press, 2020, pp. 163, € 18,00.