Dickinson, Poesie
Emily Dickinson (Amherst 1830-1886) ottenne una fama postuma con le sue 1775 brevi liriche.
La casa editrice Einaudi traduce dall’inglese (a cura di Silvia Bre) e pubblica in un unico volume 350 poesie della più importante poetessa americana del XIX secolo. Silvia Bre è nata a Bergamo nel 1953. Vive da molti anni a Roma.
“Ogni raccolta di poesie di Emily Dickinson, come un frattale, – scrive la curatrice e traduttrice Bre nelle pagine introduttive – è di per sé un trattato sulla parola: un trattato, beninteso, per immagini. Lei insegna meglio di ogni altro poeta che la parola, sacra in quanto esile, è un puro velo che la lettura taglia come fosse una tela di Fontana, per andare verso il suo rovescio, l’immagine sconfinata che la lingua poetica proietta per sempre in tutte le direzioni e che si offre come esperienza universale”.
L’introduzione al volume è di Sara De Simone.
“Bisogna tradurre Emily per contagio – evidenzia la curatrice – mettersi accanto ai suoi versi e lasciarli agire, come lei dichiara di fare quando esalta la generosità del linguaggio, quel consenso che le permette di impadronirsi dei propri pensieri, e di gioirne”.
Oh momento sontuoso
va piú lento
che il mio sguardo si sazi di te –
non sarà piú lo stesso avere fame
ora che ho negli occhi l’abbondanza –
Cosa sia morire per inedia, ora o prima –
la differenza del giorno
chiedilo a chi al patibolo è condotto –
col mattino nel cielo.
Emily Dickinson, Poesie, Torino, Einaudi, 2023, pp. 737, € 14,00.