Bobin, Mille candele danzanti
Ebbi modo di scrivere tre anni fa alcune lettere cartacee a Christian Bobin.
Preciso cartacee perché Bobin riceva posta solo in busta e rispondeva in busta alla vecchia (bella) maniera.
Ho ripensato a quelle sue lettere nel leggere questo suo testo, tradotto dal francese (a cura di Sara Saorin), edito dalla qualificata casa editrice AnimaMundi.
Christian Bobin è morto a Le Creusot il 24 novembre 2022. È stato uno degli scrittori più importanti e conosciuti della letteratura francese contemporanea. Le sue opere, tradotte in numerose lingue, annullano i confini tra prosa e poesia, narrazione e contemplazione.
“Un libro che si legge con stupore e con tremore, quasi sognando – scrive Eugenio Borgna nell’Introduzione -. Non è un libro di prosa e nemmeno di poesia, o meglio è un libro nel quale a ogni pagina la poesia e la prosa si intrecciano l’una all’altra in una misteriosa alleanza: già a partire dal titolo dolce e primaverile, che ci allontana dalle quotidiane banalità e ci immerge in una dimensione della vita del tutto sconosciuta”.
Meditare le parole e le espressioni di Christian Bobin dopo la sua morte ti costringe ad andare ancor più lento e calmo, proprio come le sue lettere che scriveva a mano e spediva alla posta del suo paese francese.
Parole come queste, ad esempio:
“I libri – scriveva Bobin – sono dei rosari d’inchiostro nero, ciascun grano dei quali ti scorre tra le dita, parola dopo parola. E cos’è esattamente pregare. È fare silenzio. È allontanarsi da sé nel silenzio. Forse è impossibile. Forse non sappiamo pregare come bisogna: sempre troppo rumore sulle nostre labbra, sempre troppe cose nei nostri cuori. Nelle chiese non prega nessuno, tranne le candele. Si dissanguano. Consumano tutto il loro stoppino”.
La penna e l’inchiostro nero di Bobin ci mancheranno, tanto.
“Leggete questo libro, splendidamente tradotto, e non era facile – evidenzia il prof. Borgna – intessuto di una grazia creatrice e di una letizia incorrotta, di una gentilezza fragile e friabile, di una tenerezza introvabili nel mondo di oggi, e così rare e così inquietanti. E lasciatevi incantare dalla sua bellezza, dalle sue risonanze emozionali, dai suoni che si ascoltano, si possono ascoltare, solo se il cuore vi indica la strada e i sentieri”.
In Italia AnimaMundi sta raccogliendo e traducendo la sua opera. Ha pubblicato finora: Autoritratto al radiatore (2012), Folli i miei passi (in coedizione con Socrates 2012), Sovranità del vuoto (2014), Consumazione – un temporale (in coedizione con Servitium, 2014), Mozart e la pioggia (2015), L’uomo del disastro (2015), La vita e nient’altro (2015), Resuscitare (2015), Più viva che mai (2017), La vita grande (2017), L’insperata (2018), La presenza pura (2019), Abitare poeticamente il mondo (2019), Lettere d’oro (2021), Illumina ciò che ami senza toccarne l’ombra (2022).
Christian Bobin, Mille candele danzanti, Otranto, AnimaMundi Edizioni, 2022, pp. 96, € 11,40.