Benanti, La condizione tecno-umana. Domande di senso nell’era della tecnologia. Nuova ediz.
Domanda: come si può gestire lo sviluppo tecnologico?
Paolo Benanti specializzato in Bioetica e nel rapporto tra Teologia morale, Bioingegneria e Neuroscienze, è docente alla Pontificia Università Gregoriana. Nel 2018 viene selezionato dal Ministero dello Sviluppo economico come membro del gruppo di trenta esperti per elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale. Nel 2021 è stato nominato da papa Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita. Collabora con l’American Journal of Bioethics – Neuroscience ed è membro dello staff editoriale di Synesis.
La casa editrice EDB stampa la 2a edizione di questo volume.
“A partire dalla condizione tecno-umana – scrive l’Autore – è stato per me possibile indagare il mondo attraverso la lente dell’artefatto tecnologico come elemento antropologicamente denso”.
Il testo è così strutturato:
Introduzione. Il senso di un percorso.
I. L’artefatto tecnologico come questione antropologica: una messa a fuoco.
II. La costituzione tecnologica dell’Occidente.
III. Scienza e tecnica dal sodalizio al divorzio: le quattro rivoluzioni.
IV. La tecnologia.
V. La condizione tecno-umana.
Paolo Benanti si propone di fornire una comprensione filosofica e teologica della tecnologia, mettendone in luce le dimensioni etiche e interrogandosi sulla possibilità di liberarsi dalle categorie tradizionali di «umano», «tecnologico» e «naturale», per abbracciare una nuova relazione con il mondo che si potrebbe definire «tecno-umana».
Paolo Benanti, La condizione tecno-umana. Domande di senso nell’era della tecnologia, Bologna, EDB, 2022, 2a edizione, pp. 156, € 18,00.