Bevilacqua, Ibridomania. Dagli eccessi del lavoro ibrido all’importanza del ritmo
Domanda: volere un futuro ibrido, in cui gli spazi e i tempi si fondono, così come i confini tra le varie dimensioni della nostra vita dove conduce?
David Bevilacqua è amministratore delegato di Ammagamma, società di data science e AI. Ha lavorato in Cisco per vent’anni ricoprendo ruoli apicali, in Italia e all’estero (Vice President Europe, AD Italia General manager per l’Est Europa e VP Sud Europa). Nel 2016 ha cofondato Yoroi, di cui è stato AD & Chairman.
Con la casa editrice Guerini editore pubblica questo testo dove viene contrapposto il concetto di ritmo: più che mischiare e ibridare lavoro e vita privata, per l’Autore è necessario tenere separati, e per il possibile armonici, i vari ambiti. E ricomporli poi in modo sostenibile.
“Ibrido – scrive l’Autore – non mi sembra evocare nulla di buono. Anzi. Mi fa pensare a qualcosa di artefatto, alla scelta di potenziare qualcosa ma depotenziare qualcos’altro. Per quanto ci siano casi di ibridazione naturale, a me la parola evoca un’attività artificiosa, intrusiva, che ha poco senso, e certamente poca gentilezza, quando parliamo di uomini, di donne, di lavoro“.
Il testo è suddiviso in 8 capitoli:
1. Il digitale. La promessa mancata
2. L’invasione ibrida
3. Il ritmo per stare al passo
4. Ufficio vuoto, ufficio pieno
5. Dove c’è lavoro c’è casa?
6. Busy bragging
7. Discriminazione ibrida
8. Il manager anti-ibrido e le sfide del futuro
“Bisogna ora avere il coraggio – evidenzia l’Autore – di chiedersi e di decidere se davvero la tecnologia, al pari del fuoco di Prometeo, possa servire a liberarci, o se invece sia destinata a imprigionarci in una forma di reclusione diversa“.
Per l’acquisto diretto del testo.
David Bevilacqua, Ibridomania. Dagli eccessi del lavoro ibrido all’importanza del ritmo, Milano, Guerini e Associati, 2022, pp. 174, € 22,00.