Demichelis, La grande alienazione : Narciso, Pigmalione, Prometeo e il tecno-capitalismo
Se tutti sono imprenditori di se stessi e ognuno è illuso di poter essere creativo e innovativo grazie alla tecnica, nessuno sembra alienato e nessuno si percepisce tale.
Lelio Demichelis insegna Sociologia economica all’Università degli Studi dell’Insubria, occupandosi in particolare di sociologia (o filosofia sociale) della tecnica e del capitalismo – cioè del tecno-capitalismo.
Con la prestigiosa casa editrice Jaca Book pubblica questo saggio dove l’autore rilegge la teoria critica francofortese, il pensiero di Michel Foucault e le figure di Narciso, Pigmalione e Prometeo, in nome della riscoperta di un individuo capace di uscire dalla gabbia d’acciaio virtuale/caverna platonica del tecno-capitalismo, per costruire un noi che non sia solo un dover essere connessi in rete o un dover condividere sui social.
“Avremmo (abbiamo) un disperato bisogno – scrive l’Autore – di fare innovazione etica, sociale, ambientale e politica; di recuperare la capacità e le possibilità umane di immaginare altro dal tecno-capitalismo. E invece siamo chiusi in una gabbia d’acciaio di weberiana memoria, oggi divenuta virtuale ma concretissima nei suoi effetti antropologici. O, altrimenti, rinchiusi in una caverna platonica dove le ombre sulla parete sono la realtà virtuale (tecnologica e capitalistica) che il sistema crea per gli uomini. Che ha fatto perdere agli stessi uomini il rapporto con la realtà naturale, con il concetto di limite, con se stessi, con una idea di insorgenza o almeno di resistenza rispetto al potere tecnocapitalista“.
Il testo è strutturato in 8 capitoli:
1. Il determinismo tecno-capitalista
2. L’auto-alienazione felice
3. Narciso, Pigmalione e Prometeo
4. Internet delle cose e Internet degli uomini
5. Da Guy Debord al tecno-capitalismo pulsionale integrato
6. L’alienazione ben mascherata I
7. L’alienazione ben mascherata II
8. Il Nomos del tecno-capitalismo e le malattie dell’uomo.
“Alienato – evidenzia l’Autore – è soprattutto l’individuo che si crede libero (a cui viene fatto credere di essere libero e autonomo) in una rete che è invece la nuova Fabbrica, il nuovo mezzo di connessione/produzione capitalistico e, insieme, la più grande agenzia di controllo e di pubblicità della storia (infra). Fabbrica-rete/Fabbrica-sciame dove ogni individuo dello sciame deve saper fare tutto il lavoro da solo ma sincronizzato con gli altri e dove tutte le forme di lavoro – di produzione e di consumo, di sharing/gig economy e di cottimo, di lavoro gratuito e di lavoro salariato, di cessione di dati/profili o di gamificazione, arrivando ai turkers/operaicottimisti digitali di Amazon (forme tutte riconducibili al capitalismo delle piattaforme) – sono integrate sempre più dalla e nella tecnica come apparato di comando e di controllo, ma soprattutto di attivazione e modellizzazione dei comportamenti individuali e sociali“.
Per l’acquisto diretto del testo.
Lelio Demichelis, La grande alienazione : Narciso, Pigmalione, Prometeo e il tecno-capitalismo, Milano, Jaca Book, 2019, pp. 283, € 25,00.