Miele, Il vangelo secondo Jack Kerouac
Jack Kerouac è elusivo, sfuggente. Labirintico. Chi voglia inseguirlo, imprigionarne il volto in una narrazione lineare, si condanna a una cocente sconfitta.
Luca Miele lavora presso la redazione Esteri del quotidiano Avvenire; è laureato in Scienze politiche all’Università Federico II di Napoli.
Con Claudiana editore pubblica questo testo avendo come cornice le opere di Jack Kerouac.
“Tutta la sua vita e la sua opera – scrive l’Autore – sono una potente, drammatica, smentita al principio di identità. «Ci sono troppe cose che mi piacciono e mi confondo e mi perdo a correre da una stella cadente all’altra fino allo sfinimento. […] Non avevo niente da offrire a nessuno tranne la mia confusione (I had nothing to offer anybody except my own confusion)», scrive in On the Road“.
Il testo è strutturato in 5 capitoli:
1. Inseguendo Jack
2. On the road
3. Visioni di Dio
4. Into the wild
5. Angeli caduti
“La sua scrittura – evidenzia l’Autore – ha qualcosa di agonistico e agonico assieme. Una sfida duplice la sorregge e la danna: a Dio, chiamato a svelarsi e alla parola, convocata a raccogliere tale rivelazione. È il nodo tragico che stringe l’intera esperienza umana e artistica di Jack Kerouac: la battaglia con e contro la parola, la sua incapacità di scrivere Dio. Tutta la vita dello scrittore è assorbita da questo combattimento, ritmata da suoi slanci e da suoi fallimenti, vulnerata dalla sua impossibilità“.
La Postfazione è di Antonio Spadaro sj.
Luca Miele, Il vangelo secondo Jack Kerouac, Torino, Claudiana, 2020, pp. 158, € 14,50.