Cambareri, Contro don Matteo. Essere preti in Italia
Un testo concreto che parla della condizione dei preti in Italia e riflette sulle molte fragilità dell’azione pastorale
Domenico Cambareri è parroco in provincia di Bologna e cappellano dell’Istituto penale per i minorenni del capoluogo emiliano, collabora con la cattedra di Antropologia teologica ed escatologia alla Facoltà Teologica di Sicilia (Palermo).
Con EDB pubblica questo piccolo ma denso testo che suggerisco la lettura.
“Il successo del protagonista don Matteo – scrive Cambareri – si costruisce attorno a due bisogni totali, dovremmo dire ipertrofici, della nostra società: l’estetica e l’etica. (…) I nostri palinsesti televisivi abbondano delle solite icone: medici, carabinieri e preti. Tutte irrinunciabili statuine dell’italico presepe ideale, summa dell’Italia pre-unitaria delle tante patrie, corti e cortili. L’Italia che non va a Messa ma ama don Matteo è una Nazione affascinata dalla predicazione che, a seconda delle mode, parla di radici, origini e identità. Ci si aspettava la morte di Dio e assistiamo al ritorno della religione, che nel nostro Paese sta assumendo i tratti di un secolarismo cacio e pepe“.
Il volumetto è così strutturato:
I. Nessuno vuole essere Robin.
II. Contro don Matteo.
III. Lotta per mille.
IV. Tre soluzioni? 1. Donne. 2. Poveri. 3. Giovani.
V. Appunti per un «ministero profondo»
“Il presbitero si collochi nella profondità della Chiesa – evidenzia l’Autore – prossimo al pane, alla Parola e ai poveri, lontano dalla mondanità del gossip ecclesiastico con tutte le sue tifoserie e manovre di potere. Un’altra profondità gli è richiesta: collocarsi nel cuore dell’humanum, tra l’umanità sofferente e sperante, a immagine del suo Maestro“.
La Prefazione è di + Erio Castellucci.
Domenio Cambareri, Contro don Matteo. Essere preti in Italia, Bologna, EDB, 2021, pp. 143, € 12,00.