Gnocchi-Palmaro (curr.), Qua la mano don Camillo. La teologia secondo Peppone
Comunista tutto d’un pezzo o teologo di provata dottrina?
Alessandro Gnocchi è giornalista e scrittore, studioso della vita e delle opere di Giovannino Guareschi; Mario Palmaro è docente di filosofia del diritto.
Per Àncora editore hanno curato questo testo che, pur essendo datato, è sempre attuale e di utilità per la Chiesa nel tempo attuale.
Sono 14 racconti di Giovannino Guareschi commentati da 7 autori.
“Carlos Mesters – scrive Roberto Laurita nella Prefazione – afferma che la fatica più grossa non sta nell’esaminare la Bibbia, ma nel collegare insieme Bibbia e vita, parola che Dio ha rivolto secoli fa e avvenimenti quotidiani, episodi di un tempo e fatti della mia vita personale“.
Il testo è così suddiviso:
Fantasma con cappello verde, di M. Brambilla
Cristo nel comò, di M. Brambilla
La luce che non si spegne, di G. Lotto
Il forestiero, di G. Lotto
Il Kolchoz, di G. Lugaresi
Il commissario, di G. Lugaresi
Due mani benedette, di A. Maggiolini
Importanza di essere in lista, di A. Maggiolini
Il carburatore, di G. Torelli
Notte nel Kremlino, di A. Gnocchi
La rosa rossa, di A. Gnocchi
Suor Filomena, di M. Palmaro
La maestra vecchia, di M. Palmaro
Lo spumarino pallido, di M. Palmaro
“Avvantaggiato da una prosa che fila via veloce – evidenzia Laurita – Guareschi riesce a farci credere che tutto accade con la massima spontaneità, che non ci sia, al disotto, alcuna ricerca, alcuna attenzione, alcun studio particolare. Ma non è affatto così. Tanto è vero che gli autori di questo libro non hanno faticato molto a mettere accanto a ogni racconto guareschiano un passo del vangelo e a raggiungere immediatamente una citazione. Don Camillo e Peppone, in fondo, sono lì e si danno la mano per far emergere proprio questo: un cuore buono, che sa commuoversi e che sa arrabbiarsi, un cuore ‘sano’ che finisce sempre col reagire nel modo migliore, anche se condotto a imboccare sentieri inusitati. Se ciò avviene è perché Peppone non è schiavo della ideologia del Partito, ma nemmeno don Camillo è succube della teologia ufficiale“.
Un testo, questo, che non ha tempo e non è relegato nel tempo, perché persone come don Camillo e Peppone ci sono e ci saranno sempre nella società e nella Chiesa che verrà. Grazie a Dio.
Gnocchi-Palmaro (curr.), Qua la mano don Camillo. La teologia secondo Peppone, Milano, Àncora, 2006 2a edizione, pp. 220, € 11,00.