Noyer, Le goût de l’évangile (Il gusto del Vangelo)
Ho letto la pubblicità di questo libro uscito in Francia e recensito da La Croix. Il titolo mi ha fatto capire che era scritto da una persona che aveva immerso le sue parole nel vissuto, i suoi pensieri nell’esperienza, le sue giornate nel catino del dolore e della gioia.
Il gusto del Vangelo: è questo il titolo edito dalla casa editrice francese Temps présent.
Man mano che leggo la recensione scopro che l’autore è morto il 2 giugno 2020: è Jacques Noyer, 93 anni, vescovo emerito di Amiens. Scrivo alla casa editrice parigina chiedendo il testo e dopo qualche giorno mi arriva il pacchetto. Rivisitando il mio francese scolastico, inizio a sfogliare il libro. Mi appunto alcune frasi che mi hanno attratto. Preferisco non commentarle, perché avverto che quanto ha scritto Jacques Noyer è una sorta di testamento. E i testamenti non si commentano, si lasciano decantare interiormente.
Ecco alcune frasi di Jacques Noyer tratte da Il gusto del Vangelo:
“Ho il diritto di essere sincero e di ammettere che abbiamo perso”.
“La generazione uscita dalla guerra con la voglia di cambiare le cose scompare lentamente e il paesaggio torna alla tradizione”.
“Avevamo avuto l’ingenuità di pensare che sarebbe stato il clero a risvegliare il popolo di Dio. No, è il grido degli uomini che risveglierà il clero”.
“Il mondo a cui dobbiamo annunciare il Vangelo non è neutro o ignorante. È diffidente verso una Chiesa di santi che pretendono di far la predica ai peccatori”
“Il mio cuore di pastore mi invita ad accettare gli uomini così come sono. Mi piace camminare insieme ai più semplici, ai meno sapienti, ai più poveri”.
Spero che vi sia una casa editrice che lo traduca in italiano!
Jacques Noyer, Le Goût de l’Evangile” (Il gusto del Vangelo), Paris, ed. Temps présent, 2020, pp. 145, € 16,00.