Porciani, Elsa Morante, la vita nella scrittura
Elsa Morante: “lo scrittore è il contrario del letterato perché gli sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura”.
Elena Porciani è professoressa associata di Letteratura italiana contemporanea all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi di ricerca riguardano il rapporto fra oralità e scrittura, la ricezione dell’Antigone sofoclea, gli studi letterari di genere e la rappresentazione della popular music.
Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo volume dove ricostruisce le occasioni di una scrittura che non si è mai sottratta al confronto con la vita.
“L’auspicio – scrive l’Autrice – è anche di offrire un contributo a quasi quaranta anni dalla morte dell’autrice, affinché la ricezione dell’opera morantiana raggiunga la sua piena maturità superando la dicotomia che separa una simile vulgata”.
Il testo è così strutturato:
1. 1912-30: la preistoria
2. 1931-35: gli esordi
3. 1936-41: la molteplicità
4. 1942-48: il romanzo
5. 1949-57: la realtà
6. 1958-63: la crisi
7. 1964-68: l’irrealtà
8. 1969-74: la storia
9. 1975-82: il disincanto
10. 1983-85: l’addio
Dalle poesie infantili sino alle grandi opere della maturità, il libro ricostruisce le occasioni di una scrittura che non si è mai sottratta al confronto con la vita.
Si ripercorrono i segreti familiari, gli amori impossibili, i drammi esistenziali, ma anche il culto della poesia nutrito di impegno morale, la fiducia critica nella cultura umanistica, il rovello di un’ispirazione magmatica e sempre all’erta.
Elena Porciani, Elsa Morante, la vita nella scrittura, Roma, Carocci, 2024, pp. 352, € 34,00.