Medioevo,  Studio & Ricerca

Del Bo, Arsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo

Le narrazioni letterarie, le cronache e le rappresentazioni artistiche hanno alimentato un immaginario del veleno come arma segreta e insidiosa e delle donne come le principali «avvelenatrici».

Beatrice Del Bo insegna Storia economica e sociale del Medioevo e Didattica della storia nell’Università degli Studi di Milano.

Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo volume su uomini e donne, santi e assassini, animali fantastici, antidoti e amari calici, speziali e confidenti, crimini e processi.

“Il veleno – scrive l’Autrice nell’Introduzione – è presente negli ambienti di lavoro, nelle tintorie e nelle concerie, per esempio, e nei boschi dove prosperano erbe, funghi e animali potenzialmente pericolosi”.

Il testo è suddiviso in 8 capitoli:

I. La bottega dei veleni
II. Erbe tossiche
III. Animali assassini e vittime
IV. Prevenire è meglio che curare
V. Medicina e pronto soccorso
VI. Scene del crimine
VII. Punizioni e suicidi
VIII. Potere e veleno

A partire dalle fonti storiche, l’Autrice decostruisce alcuni falsi miti di un fenomeno che ha affascinato e spaventato l’umanità per secoli: l’uso del veleno coinvolgeva uomini e donne di ogni ceto sociale, infiltrandosi tanto nelle corti nobiliari quanto nei mercati e nelle taverne delle città, e non era solo uno strumento di morte, ma anche di cura e un simbolo di autorità e controllo, capace di sconvolgere le dinamiche del potere e della vita quotidiana. La vera storia di un nemico spesso invisibile.

Beatrice Del BoArsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo, Bologna, Il Mulino, 2024, pp. 304, € 17,00.

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