Educare al dolore, alla morte,  Riflessioni

Mozzanica, Gli ultimi passi con te. Stare accanto al tramonto della vita

Nell’oggi della postmodernità, del transumano e del postumano la morte è, al contrario, censurata e rimossa: si fa clandestina, soprattutto quando ti riguarda; è conclamata quanto attiene gli altri.

Carlo Mario Mozzanica, nato a Lecco, coniugato, con due figli, è stato direttore dei servizi alla persona nell’ambito degli enti locali; già giudice, componente privato del Tribunale dei Minorenni di Milano e membro del Consiglio Superiore di sanità, è stato docente di Metodologia del lavoro socioeducativo, di Organizzazione dei servizi alla persona e di Pedagogia del disadattamento e della devianza all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano e di Brescia. È stato membro del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera di Lecco e vicepresidente del Comitato etico dell’IRCCS della Fondazione don Carlo Gnocchi. È stato collaboratore per la formazione dei giovani preti della diocesi Milano con il card. Carlo Maria Martini. È collaboratore della Fondazione Opera Aiuto Fraterno – per i sacerdoti anziani della Diocesi Milano – oltre che consulente di diversi enti, soprattutto di ispirazione cristiana, che operano nell’ambito dei servizi alla persona, con particolare riferimento alla formazione etico-antropologica per gli operatori sociosanitari. È stato membro (dal 2013 al 2023) della Commissione Centrale di Beneficenza (CCB) della Fondazione Cariplo e membro del CDA della Fondazione Comunitaria del lecchese.

Con la qualificata casa editrice Àncora pubblica questo libro consapevoli che, nella prospettiva del caring degli ultimi passi della vita, occorre rivisitare la dimensione personale e interpersonale della relazione, che interpella il tempo della malattia e in molti casi la malattia del tempo (soprattutto ultimo), riscoprendo i verbi ausiliari della cura, come molte testimonianze personali confermano.

“Della morte – scrive l’Autore nella Premessa – non si ha esperienza, anche quando condividi o hai condiviso la morte dell’altro: che può essere tuo padre o tua madre o un amico carissimo. Credo che la morte di un figlio sia inesorabilmente indicibile e inenarrabile o forse inesprimibile. Perché allora io ho tentato questa impresa di dare parola al morire? Forse perché, quando dai voce, volto e parola a un evento, esso ti appare meno minaccioso e incombente; o forse ti sembra di renderlo un poco più umano o addirittura, se si tratta del morire, lo esorcizzi quando tenti di elaborare il lutto di una perdita irredimibile: non lo so”.

Il testo è strutturato in 4 capitoli e relativi sottocapitoli.

“La ragione di questo scritto – evidenzia l’Autore – sta nel desiderio di dare parola a ciò che io ho incontrato direttamente (con i miei genitori e con me stesso), nella speranza che chi accompagna il percorso del morire (carsico, tortuoso, clandestino, impervio ed imprevedibile) possa qui trovare qualche semplice parola che possa tenergli compagnia nella vita e in questo cammino, che presto o tardi riguarda tutti, verso la morte”.

Carlo Mario MozzanicaGli ultimi passi con te. Stare accanto al tramonto della vita, Milano, Àncora, 2024, pp. 189, € 18,50.