Centro Zaffiria-Falconi, La valigetta del geografo. Fare e disfare per capire e pensare
Una raccolta di materiali utili per guidare i bambini della scuola primaria nello studio della geografia.
Il Centro Zaffiria promuove l’educazione ai media, sperimenta un uso divergente e poetico della tecnologia, sviluppa materiale didattico e giochi, progetta e realizza laboratori e iniziative per bambini e bambine, condivide idee e progetti con insegnanti e famiglie.
Alessandra Falconi è responsabile del Centro Alberto Manzi e del Centro Zaffiria. Si occupa di educazione ai media e alla creatività digitale. È responsabile del progetto nazionale #Esediventifarfalla per il contrasto alle povertà educative, di #nodrugstobecool per la prevenzione all’uso e spaccio di droga, della sperimentazione educativa di SilenceHate. È responsabile della collezione di giochi Italiantoy. È atelierista Metodo Bruno Munari®.
Con la qualificata casa editrice ERICKSON hanno realizzato questa valigetta proponendosi di accompagnare i bambini in un affascinante viaggio di scoperta del mondo attraverso il gioco e la manipolazione di materiali concreti.
“Siamo partiti da questo presupposto – scrivono gli Autori nella Premessa -: i concetti non si trovano né già pronti dentro l’individuo né fuori dell’individuo. Non possiamo far ripetere dei concetti. Non diventano parte di noi se non li assimiliamo e per assimilarli dobbiamo riviverli attraverso esperienze, dobbiamo precisarli attraverso il linguaggio. Ecco: la scuola ha dato nozioni, ossia conoscenze derivate, per lo più da esperienze altrui e ha trascurato le esperienze che trasformano queste conoscenze da verbalismo, da ripetizione meccanica, in qualcosa che è mio, in una esperienza che poi mi chiarisce la nozione, che diventa concetto. Questo perché un concetto è un processo creativo che si realizza attraverso l’esperienza e si precisa attraverso il linguaggio, non un qualcosa che troviamo già fatto e mandiamo giù. Allora non dobbiamo dare più nozioni? Dobbiamo preoccuparci di dare i MODI per arrivare alla nozione, le nozioni possiamo dimenticarle, i modi no”.
Il contenuto della valigetta è così suddiviso:
– il quaderno con le piste operative e suggerimenti per le attività;
– il tabellone double-face per costruire ambienti marini e terrestri;
– 350 tessere con i simboli topografici degli elementi naturali e artificiali;
– 15 tessere con le isoipse e le isobate per rappresentare rilievi, laghi, mari;
– 4 tessere per classificare l’età geologica dei rilievi.
“Il pensiero pedagogico che ne è alla base – evidenziano gli Autori – prova a concretizzare e a riproporre quello che un grande maestro del Novecento faceva nella sua classe. Si tratta del maestro Alberto Manzi (realizzò la trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi e fu l’amato scrittore di Orzowei) che preferiva il materiale concreto e manipolabile per educare a pensare:
1. «Fate sempre in modo che il bambino possa fare».
2. «Ogni volta che è possibile trasformiamo la stessa attività in lavoro manuale».
3. «Ogni volta che è possibile, lavoriamo con oggetti davanti perché l’oggetto pone interrogativi reali».
Centro Zaffiria – Alessandra Falconi, La valigetta del geografo. Fare e disfare per capire e pensare, Trento, Erickson, 2018, € 34,50.