Flores-Gozzini, Perché la guerra
Domanda: è in aumento il numero di conflitti armati e di vittime di guerra?
Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Siena. Si è occupato di storia dei totalitarismi e di storia dei genocidi.
Giovanni Gozzini insegna Storia contemporanea all’Università di Siena. Si è occupato di storia della globalizzazione e delle disuguaglianze e di storia del giornalismo e dei media
Con la qualificata casa editrice Laterza pubblicano questo volume affermando che si è capaci di guerra e di pace: dipende dalle circostanze.
“Nelle pagine che seguono – scrivono gli Autori – cerchiamo di seguire un metodo: raffreddare la materia, evitare ragionamenti ideologici, stare ai fatti. (…) La tesi che proponiamo ci pare abbastanza semplice e nuova. Esiste un periodo della storia recente, grosso modo compreso tra 1991 e 2006, in cui diminuisce il numero dei conflitti armati attivi e aumenta il numero di paci stabili”.
Il testo è strutturato in 4 capitoli:
1. La guerra è normale?
2. Le guerre aumentano o diminuiscono?
3. Sono più le guerre o le paci?
4. Le democrazie fanno meno guerre?
La domanda «perché la guerra» è tornata prepotente. Gli storici hanno una risposta semplice: le guerre sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno. Ma anche le paci sono sempre esistite e quindi sempre esisteranno.
Le guerre sono cambiate. È aumentato il numero di attori non statali come Hamas e i separatisti filorussi del Donbass in Ucraina. E le guerre si sono imbastardite: solo raramente sono scontri campali tra eserciti, più spesso si fa uso di missili, droni, attentati contro civili. Per questo ci fanno ancora più paura.
Non cambia invece la sostanza: le guerre sono frutto di decisioni politiche di uomini contro altri uomini.
Marcello Flores – Giovanni Gozzini, Perché la guerra, Bari, Laterza, 2024, pp. 208, € 20,00.