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Prandin-Magnabosco, I fondamentali dell’educativa domiciliare. Lavorare in una prospettiva di giustizia sociale, complessità e partecipazione

Domanda: quali sono gli aspetti fondamentali che ogni professionista dovrebbe tenere a mente quando lavora come educatrice domiciliare?

Andrea Prandin è docente presso la scuola Superiore di Pratiche filosofiche Philo di Milano, da molti anni conduce GRASS, “Laboratorio permanente di sguardi e pratiche sistemiche in contesti educativi”. Collabora da oltre vent’anni agli insegnamenti di Pedagogia della Famiglia e Consulenza Familiare della professoressa Laura Formenti dell’Università Bicocca. Docente presso il corso “Supervisione pedagogica. Culture educative, competenze complesse, ricerca della bellezza”,  promosso dal CRELINT Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica di Milano. Formatore e Supervisore in libera professione di equipe multidisciplinari afferenti all’area Minori e Famiglie: tutela minori, educativa domiciliare, servizi per il diritto di visita, servizi affidi, servizi residenziali per minori e famiglie.

Francesca Magnabosco è educatrice professionale, si laurea nel 2007 presso l’Università degli studi di Padova. Muove i primi passi proprio nel mondo dell’educativa domiciliare, rimanendo fin da subito affascinata dalle infinite possibilità del lavoro con le famiglie nelle loro case e territori. Trasferitasi a Milano ha continuato a lavorare per il mondo delle cooperative sociali, prima come educatrice e poi come coordinatrice, con equipe di educativa domiciliare, ma anche presso una comunità residenziale che accoglie mamme con figli, come educatrice nei servizi per il diritto di visita e nel mondo della scuola come assistente alla comunicazione.

Con la qualificata e professionale casa editrice Erickson pubblicano questa guida essenziale ma articolata che presenta ai professionisti, che lavorano nell’educativa domiciliare, gli aspetti fondativi della propria professione, offrendo suggerimenti pratici e teorici per saper agire-osservare, trasformare e collaborare con le famiglie e le altre figure professionali.

“Il lavoro dell’educatrice domiciliare – scrivono gli Autori – è un lavoro complesso, che proprio nella complessità trova la sua unicità. Incontrare le famiglie nelle loro case permette un’azione educativa che in altri luoghi non sarebbe possibile, ma questo potenziale richiede alla professionista di saper calibrare continuamente il progetto educativo e il suo posizionamento relazionale sulle esigenze concrete e «reali» delle famiglie, sulle loro specifiche e uniche caratteristiche, sui loro vincoli e sulle loro storie, con uno sguardo curioso e orientato al possibile”.

Grazie ad uno stile grafico accattivante il volume aiuta lettori e lettrici a fissare i concetti fondamentali con maggiore facilità, alleggerendo la lettura della guida.

“La nostra proposta – evidenziano gli Autori – non ha nulla di definitivo e esaustivo, semmai è solo un invito a sensibilizzarci verso la politica — e la poetica — del linguaggio educativo professionale. Per prima cosa abbiamo scelto di utilizzare la locuzione educatrice, educatrice domiciliare rinunciando al solito maschile generico (o sovraesteso) educatore, educatore domiciliare”.

Andrea Prandin-Francesca MagnaboscoI fondamentali dell’educativa domiciliare. Lavorare in una prospettiva di giustizia sociale, complessità e partecipazione, Trento, Erickson, 2024, pp. 208, € 19,90.