Rivista Concilium 1/2022. Nuovi sviluppi per la teologia in Asia

La teologia in Asia è in continuo movimento, impegnata com’è a rispondere agli sviluppi culturali locali, a resistere alla dominazione occidentale e coloniale, a esplorare nuovi modi di immaginare ed esprimere gli insegnamenti del vangelo.

La qualificata casa editrice Queriniana pubblica il numero monografico 1-2022 della nota Rivista internazionale di teologia curata da Catherine Cornille, Huang Po-Ho Stephan van Erp, Daniel Franklin Pilario Tran van Doan.

Concilium è stata fondata da Anton van den Boogaard, Paul Brand, Yves Congar OP, Hans Küng, Johann Baptist Metz, Karl Rahner SJ ed Edward Schillebeeckx OP.
È tradotta in italiano, tedesco, inglese, spagnolo.

“Benché noi spesso riteniamo che la teologia contestuale sia importante solo per una cultura particolare o un contesto storico particolare – scrivono i Curatori nell’Introduzione al fascicolo monografico – in realtà vi sono numerose analogie nel modo in cui svariati temi e problemi sociali, etici e teologici toccano i cristiani a livello mondiale. Gli articoli di questo fascicolo sulle questioni relative al fine vita e alle dinamiche di genere toccano tematiche che sono correnti nell’etica teologica e lo sono ovunque; anche la questione del modo in cui affrontare la realtà del populismo tocca i cristiani in tutto il mondo. A volte, però, le risposte offerte dai teologi asiatici a questi problemi sono peculiari, perché essi si trovano di fronte a realtà culturali e influen- ze religiose diverse; proprio questo, però, rende interessante e importante la riflessione sulla teologia asiatica, e su ogni teologia contestuale, da parte del resto del mondo cristiano”.

L’indice è così strutturato:

I. Nuovi sviluppi per la teologia in Asia
1. Approcci generali alla teologia in Asia
– Peter C. Phan, Teologie cristiane asiatiche: compiti attuali e orientamenti futuri
– Huang Po-Ho, Teologie in Asia e teologie asiatiche. Un radicale cambiamento di paradigma nel fare teologia dai contesti
– Catherine Cornille, Teologia asiatica e peculiarità del cristianesimo

2. Inculturazione del cristianesimo in specifici contesti asiatici
– Thierry-Marie Courau, Prendere in considerazione il buddhismo tantrico indiano
– Katia Lenehan, Un’analisi metafisica applicata alla teologia. Dialoghi taiwanesi fra il cattolicesimo e gli insegnamenti taoisti di Laozi e Zhua ̄ngzˇı
– Ya-Tang Chuang, L’immaginazione produttiva nella teologia della storia di Choan-Seng Song
– Daniel Franklin Pilario, Teologie asiatiche della liberazione in tempi di populismo
– Tran van Doan, La teologia vietnamita in divenire
– Antony John Baptist, L’interpretazione biblica da prospettive subalterne, in India

3. Punti di vista e domande dall’Asia all’etica cristiana
– Maria John P. Selvamani, Etica teologica cattolica inAsia:dalconflittoaldialogo
– Sharon A. Bong, Donne che decolonizzano le teologie del/dal/per il Sud-Est asiatico

II. Forum teologico
– Wilibaldus Gaut, La cattolicità come principio per una chiesa capace di dissenso
– Erik Borgman, Johann Baptist Metz (1926-2019). Un ricordo in prospettiva personale e critica

“Complessivamente – evidenziano i Curatori – gli articoli di questo fascicolo mostrano che quanto più la teologia è radicata in una cultura locale, tanto più può essere rilevante per la teologia a livello mondiale. I primi destinatari della teologia asiatica sono certamente gli abitanti dell’Asia e lo scopo primario della teologia asiatica è quello di rendere la teologia cristiana comprensibile e fonte di ispirazione nel contesto asiatico. Ma, come mostrano questi articoli, il cristianesimo in quanto tale ha molto da imparare non solo dal modo in cui i teologi asiatici dialogano con le culture asiatiche, ma anche dai frutti prodotti da questo impegno”.

Lo scopo di Concilium è contribuire alla trasformazione del mondo e della chiesa alla luce del vangelo. In particolare, la rivista è coinvolta nella sfida alle strutture di oppressione e discriminazione e nel fare teologia a partire dalla prospettiva delle vittime dell’ineguaglianza sociale, economica ed ecologica. Per questo favorisce una nuova inventiva ecclesiale, capace di andare oltre il patriarcato, il clericalismo, il razzismo, l’antropocentrismo, l’egemonia monoculturale e lo sfruttamento delle risorse della terra.

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