Rivista “Il Segno” – Marzo 2024. Beni comuni da liberare
“È urgente riguadagnare il valore della carità che si realizza nella costruzione dello spazio pubblico, accanto a quello, ugualmente importante, che si esprime nello slancio della pietà individuale. Entrambi, per altro, sono minacciati dalla stessa cultura che induce a privilegiare l’interesse personale, la difesa dei propri diritti e dei propri averi. E che compromette la fiducia nel prossimo e persino nell’utilità del proprio apporto al bene comune. Per questi motivi, anche l’idea di educazione deve cambiare recuperando la consapevolezza della «finalità propriamente politica della scuola»: educare non può avere come obiettivo il mero adattamento degli studenti alle richieste della società attuale, ma deve abilitarli a entrare in un dialogo creativo e responsabile con il presente”.
È quanto scrive, nell’Editoriale, il Direttore don Fabio Landi in apertura del numero di marzo 2024 in merito ai 3.200 beni confiscati alle mafie in Lombardia, di cui più della metà già assegnati, costituendo un’eccellenza nazionale per numero e varietà di progetti in materia.
La Rivista, dell’arcidiocesi di Milano ed edita da ITL Editore, racconta la vita della Chiesa ambrosiana nella sua evoluzione pastorale, ma è anche osservatore attento dell’attualità sociale, politica e culturale.
L’inchiesta principale “Beni comuni da liberare” apre la copertina della rivista Il Segno nel numero 3-2024 guarda al 21 marzo, giornata nazionale della memoria delle vittime delle mafie, indetta dall’associazione “Libera”; la rivista il Segno traccia un quadro aggiornato della situazione mettendo in luce in particolare “gli ostacoli” alla speranza rappresentata da questa forma particolarmente efficace di lotta alla criminalità organizzata portata avanti dalla società civile organizzata.
Il presente sommario è così strutturato:
EDITORIALE, La forma più alta di carità di Fabio Landi
OPINIONE, 8 Autonomia regionale, un miglioramento tutto da dimostrare di Virginio Brivio
FUORI CLASSE, Insenienti di Michele Diegoli
SOLO UNA PAROLA, La maledizione di essere considerato solo un peso di Giovanni Merlo
DIOCESI, Anziani esigenti e curiosi. E sempre meno “spettatori” di Claudio Urbano
VITA DA PRETE, Annunciare il Vangelo tra i rom superando i pregiudizi di Ylenia Spinelli
DIOCESI
Una Chiesa che sconfina e impara a dialogare con tutti di Luisa Bove
Uno stile sinodale può coinvolgere anche le istituzioni di Veronica Todaro
VERSO LE ELEZIONI
Perché il nostro futuro sarà sempre più europeo di Ferruccio de Bortoli
Milano e l’Europa. Città “attraente” solo per i ricchi? di Claudio Urbano
È il momento di passare a un’Europa a più velocità? di Guido Formigoni
Vivere all’estero ed essere felici
COPERTINA
Beni confiscati, la speranza e gli ostacoli di Pino Nardi
Crescono gli “anticorpi culturali” di Luca Cereda
PRIMO PIANO, L’oratorio del futuro, palestra di convivenza di Laura Badaracchi
ATTUALITÀ
Cellulare? Sì ma più tardi, grazie di Stefania Cecchetti
“Aspettando lo smartphone”, il sondaggio spopola
Le persone uscite dai binari si riscattano nelle ferrovie di Laura Badaracchi
“Divine creature”, quando la vita è un capolavoro di bellezza di Luca Frigerio
VOCI DAL SILENZIO, Quel legame invisibile
PERSONAGGI, Dall’oratorio alla Serie A con «l’etica dell’errore» di Mauro Colombo
LA STORIA, Bruno, una vita di primati in polizia e in ospedale di Luisa Bove
LAUDATO SI’, Il primo Parco regionale d’Italia compie 50 anni di Stefania Cecchetti
CULTURA
Il silenzio della morte, il colore della speranza di Luca Frigerio
Come riempire il vuoto di film Usa di Gabriele Lingiardi
Per una psichiatria dell’ascolto di Antonella Patete
Per i diritti delle donne (e non solo) di Marco Casa
IL SEGNO A MATITA di Paolo Castaldi
La sezione più rilevante del numero di marzo è uno speciale in vista del voto dell’8 e 9 giugno per il rinnovo del Parlamento europeo. Si apre con una riflessione dell’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli sul “futuro sempre più europeo” che aspetta tutti noi unita alla speranza che le elezioni non siano ancora una volta sottovalutate da partiti e cittadini.
Le pagine dedicate alla diocesi riportano per la prima volta le cifre del “movimento” di laici (l’80%) e religiosi che animano le 52 Assemblee sinodali decanali: più di 1.100 persone di ogni età e professione che portano avanti il confronto con varie realtà sociali sui temi più urgenti del nostro tempo, dall’educazione all’ecologia, e costituiscono una sorta di “avanguardia di una Chiesa che sconfina”.
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“Il Segno”, Rivista mensile dell’Arcidiocesi di Milano, Milano, ITL, Marzo 2024, pp. 68, € 2,50.