Couldry, I media. Perché sono importanti
Domanda: quale potere consegnamo alle multinazionali delle piattaforme e ai governi?
Nick Couldry insegna Media, Communication and Social Theory alla London School for Economics and Political Science.
La prestigiosa casa editrice Il Mulino traduce dall’inglese (a cura di Giuseppe Balestrino) e pubblica questo libro dove l’Autore dimostra che la comprensione di queste dinamiche è imprescindibile nell’era digitale, un tempo in cui i destini delle realtà politiche e dell’ambiente sociale sembrano dipendere da come comunichiamo.
“Provate a immaginare – scrive l’Autore nell’Introduzione – la vostra vita senza i media. Si tratta di un esercizio standard nei corsi di comunicazione, ma è difficile metterlo in pratica, anche per un solo giorno: un po’ come essere costretti a camminare in una stanza completamente bendati. E tuttavia immaginare la routine quotidiana senza i media va ben oltre la perdita di senso: significa pensare un mondo come il nostro, organizzato intorno ai mezzi di comunicazione che si suppone siano accessibili a tutti, in cui d’improvviso voi non disponete più di questa risorsa”.
Il testo è strutturato in 5 capitoli:
1. Connettere
2. Rappresentare
3. Immaginare
4. Condividere
5. Governare
“Dal canto mio – evidenzia l’Autore nell’Introduzione – ho scelto invece un diverso approccio ai media: guarderò al ruolo che hanno avuto nel modo in cui noi sperimentiamo il mondo e all’opera che svolgono per costruire il mondo in cui viviamo. Questa scelta ha condizionato inevitabilmente il tipo di linguaggio che ho adottato. I media sono strumenti che ci raccontano la storia del nostro mondo e, in questo senso, il termine media sta per «tutto». Ma sono anche molte cose e molti tipi di cose: istituzioni, interfacce di contenuti, pubblici”.
Nick Couldry, I media. Perché sono importanti, Bologna, Il Mulino, 2023, pp. 168, € 14,00.