Gisotti, Ecovisioni. L’ecologia al cinema dai fratelli Lumiere alla Marvel in 100 film e 5 percorsi didattici
Analisi dettagliata di come la coscienza ambientalista abbia influenzato, e continui a influenzare, le storie arrivate a noi attraverso il grande schermo.
Marco Gisotti, giornalista e divulgatore, è docente all’Università di Tor Vergata, con Valerio Rossi Albertini, nel corso di Teorie e linguaggi della comunicazione scientifica; è uno dei maggiori esperti di green economy, lavori verdi e comunicazione ambientale. Nel 2012 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha lanciato con Green Cross il premio Green Drop Award, di cui è il direttore artistico. Scrive e conduce su Radio3 Rai le puntate di Wikiradio dedicate alla scienza e all’ambiente, tutte riascoltabili nel podcast su RaiPlaySound; per Rai 3 ha ideato e scritto la serie di animazione 2 amici per la Terra e per Rai Storia ha realizzato il documentario Cinema & Ambiente. Ha scritto, con Tessa Gelisio, 100 Green Jobs per trovare lavoro, il primo manuale sui lavori verdi in Italia, edito da Edizioni Ambiente, ed è tra gli autori del rapporto annuale GreenItaly di Unioncamere e Fondazione Symbola. Per Enea e Ministero dello Sviluppo economico ha ideato e condotto con Antonio Disi la webserie Italia in classe A, primo info-reality per la divulgazione dell’efficienza energetica. È stato consigliere per la comunicazione istituzionale e ambientale del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa e del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Con la bella casa editrice Edizioni Ambiente pubblica dove ripercorre 125 anni di storia del cinema attraverso 150 opere cinematografiche, di cui 100 film in dettaglio e altre 50 produzioni analizzate più sinteticamente all’interno di cinque percorsi didattici, che spaziano dai documentari alle serie TV e alle serie animate.
“La parola Antropocene – scrive l’Autore – che indica il periodo di storia geologica del nostro pianeta che è stato – ed è ancora – caratterizzato pesantemente dall’azione dell’uomo, è stata coniata dal premio Nobel per la chimica Paul Crutzen. Quasi una provocazione per sottolineare il profondo impatto che una singola e unica specie – la nostra – ha avuto e sta avendo a livello planetario. […] Il cinema, nel corso della sua storia, ha documentato spesso questa trasformazione e, soprattutto nella cinematografia statunitense, con una precisa coscienza critica, rispecchiando il reale dibattito che nel paese era in corso”.
Cinema ed ecologia sono “invenzioni” del diciannovesimo secolo. Il loro primo punto di contatto si ha nel 1897, quando uno degli operatori dei fratelli Lumière in giro per il mondo, Kamill Serf, riprende un pozzo di petrolio in fiamme a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Si tratta di una semplice ripresa di 36 secondi, ma è quella che il cineasta e critico francese Bertrand Tavernier definì «il primo film ecologista mai realizzato».
Marco Gisotti, Ecovisioni. L’ecologia al cinema dai fratelli Lumiere alla Marvel in 100 film e 5 percorsi didattici, Milano, Edizione Ambiente, 2022, pp. 316, € 21,00.