Kinsky, Rombo
6 maggio 1976 un violento terremoto colpisce il Friuli, squarciando il paesaggio e l’esistenza di chi lo abita.
Ester Kinsky, narratrice, poetessa e traduttrice letteraria, è una delle voci più alte e originali della scena letteraria tedesca, insignita dei più prestigiosi riconoscimenti, come il Premio della Fiera di Lipsia, il Premio Paul Celan e il premio Adelbert von Chamisso. La sua opera, spesso paragonata a quella di W.G. Sebald, si distingue per la maestria narrativa con cui indaga l’esperienza umana dei luoghi, la memoria e il ricordo. In Italia ha pubblicato Macchia e Sul fiume (Saggiatore, 2019 e 2021). Il suo ultimo romanzo, Rombo, ha ricevuto il Premio Kleist ed è candidato al Deutscher Buchpreis. Attualmente trascorre lunghi periodi dell’anno in Italia, in un villaggio del Friuli, regione alla quale si è particolarmente legata e che le ha ispirato questo libro.
La prestigiosa casa editrice Iperborea traduce e pubblica questo testo con protagonisti sette abitanti di una valle nell’estremo nord-est della regione friulana su quel 6 maggio 1976.
“Il terremoto è ovunque – scrive l’Autrice -. Tra le macerie ricoperte d’edera delle case distrutte lungo la statale numero 13, nelle crepe e nelle cicatrici dei grandi edifici, nelle lapidi spaccate, nelle asimmetrie delle cattedrali ricostruite, nelle viuzze vuote dei vecchi paesini involuti come favi”.
Il presente romanzo è stato vincitore del Premio Kleist e candidato al Deutscher Buchpreis e al Premio Strega Europeo 2023.
Rombo racconta la precarietà dell’esistenza e il senso profondo del ricordo mettendo a confronto ciò che passa e perisce per sempre e ciò che rimane, sottoposto a incessante mutamento, in natura come nella memoria.
Ester Kinsky, Rombo, Milano, Iperborea, 2023, pp. 271, € 18,00.