Pulcini, Invidia. La passione triste
Se è vero che ogni vizio comporta piacere, ciò non vale per l’invidia.
Elena Pulcini insegna Filosofia sociale nell’Università di Firenze.
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo testo all’interno della collana Intersezione sezione speciale dedicata ai 7 vizi capitali, curata da Carlo Galli.
“Lo sguardo – scrive l’Autrice – ha molto a che fare con l’invidia, come ci conferma la stessa etimologia della parola: in-videre, vuol dire appunto guardare male, guardare di traverso”.
Il testo è strutturato in 7 capitoli:
1. La passione triste
2. Saggezza greca
3. Peccati medioevali
4. Passioni moderne, patologie democratiche
5. Invidiare o essere invidiati
6. Ambivalenze postmoderne
7. Un mondo senza invidia?
“Nel confronto – evidenzia l’Autrice – si annida il germe dell’invidia. E questo è un bel problema, perché il confronto è una struttura fondante della socialità. (…) Se la relazione e il confronto sono costitutivi dell’umana condizione vuol dire che siamo inevitabilmente destinati all’invidia? (…) Quanto più siamo uguali, cioè quanto più disponiamo almeno in linea di principio delle stesse possibilità dell’altro, tanto più nasce il confronto invidioso”.
Elena Pulcini, Invidia. La passione triste, Bologna, Il Mulino, 2011, pp. 168, € 15,00.