Previtali, Che cosa sono le digital humanities
Favoriscono una metariflessione sulle possibilità e i limiti del digitale negli studi umanistici. Ecco cosa sono le digital humanities.
Giuseppe Previtali insegna Storia del cinema all’Università degli Studi di Bergamo.
Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo testo dove presenta i temi chiave di questo ambito di ricerca e, attraverso esempi concreti e analisi di caso, fornisce gli strumenti di base per orientarsi criticamente tanto nel dibattito teorico quanto nella pratica progettuale.
“Il termine – scrive l’Autore nell’Introduzione riferito a digital humanities – è molto seducente perché implica l’idea di una possibile integrazione fra ambiti di studio classicamente associati alle discipline umanistiche (la filologia, l’archeologia, le arti visive, ecc.) e i saperi scientifici (soprattutto, ma non esclusivamente, l’informatica)”.
Il testo è strutturato in 5 capitoli:
1. Profilo di una “transdisciplina”
2. Navigare nella cultura digitale
3. Un dato non è mai solo un dato
4. Le digital humanities e gli studi letterari
5. Progettare nell’era delle digital humanities
“Se gli informatici – evidenzia l’Autore – offrono alle digital humanities delle conoscenze tecniche assolutamente fondamentali, occupandosi ad esempio dell’implementazione dei sistemi e dell’ottimizzazione dei processi, gli umanisti devono non soltanto offrire gli oggetti di studio, ma principalmente farsi carico di un compito tanto generale quanto importante: comprendere e far comprendere le implicazioni culturali connesse all’uso delle nuove tecnologie”.
Giuseppe Previtali, Leale consigliere, Roma, Carocci, 2022, pp. 111, € 13,00.