Bauman, La scienza della libertà. A cosa serve la sociologia? Conversazioni con Michael Hviid Jacobsen e Keith Tester
Un libro che è una dichiarazione appassionata, militante e cruciale dell’utilità delle scienze sociali.
Zygmunt Bauman (morto nel 2017) è stato uno dei più noti e influenti intellettuali del secondo Novecento, maestro di pensiero riconosciuto in tutto il mondo. A lui si deve la folgorante definizione della «modernità liquida». È stato professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
La qualificata casa editrice Il Margine – del marchio Erickson traduce dal tedesco (a cura di Riccardo Mazzeo) e pubblica questo testo dove il sociologo tedesco si fa portavoce di una sociologia che non si chiude nell’autoreferenzialità accademica e che non si dimentica di concepire l’essere umano, oggetto dei suoi studi, come un soggetto attivo, capace di compiere scelte autonome.
Michael Hviid Jacobsen e Keith Tester dialogano con Bauman.
“Volgendo lo sguardo alla tua traiettoria sociologica personale, notiamo che la tua opera è stata ispirata inizialmente dalla sociologia polacca degli anni Cinquanta e Sessanta, dopodiché il tuo ambiente sociologico più prossimo è stato quello della sociologia britannica. Come diresti — col senno di poi — che queste diverse fonti di ispirazione — la sociologia polacca e quella britannica — hanno ispirato e modellato il tuo pensiero?”.
Zygmunt Bauman risponde: «Volgendo lo sguardo» al passato, come mi dite, fatico a individuare uno spartiacque o un violento scontro di «fonti di ispirazione». Andandomene dalla Polonia, avevo già intrapreso la mia rotta sociologica e approdare in Gran Bretagna non causò nulla che segnasse un cambiamento significativo nel mio itinerario”.
Il testo è suddiviso in 4 capitoli:
1. Che cos’è la sociologia?
2. Perchè “fare” sociologia?
3. Come fare sociologia?
4. Che cosa realizza la sociologia?
M.H. Jacobsen e K. Tester domandando: “Hai sempre definito la sociologia come una «conversazione con l’esperienza umana». Ciò solleva due questioni. Prima di tutto, che cosa intendi con «esperienza umana”?
Z. Bauman risponde: “Intendo sia le Erfahrungen sia le Erlebnisse: i due diversi fenomeni generati sull’interfaccia fra la persona e il mondo, che i tedeschi distinguono e mantengono separati mentre i locutori inglesi, a causa dell’assenza di nomi distinti, generalmente mescolano in un’unica nozione di «esperienza». Erfahrung è ciò che mi succede quando interagisco con il mondo; Erlebnis è ciò che vivo sulla mia pelle nel corso di questa interazione — il prodotto congiunto della mia percezione dell’evento (o degli eventi) e il mio sforzo di assorbirlo e renderlo intelligibile”.
Zygmunt Bauman, La scienza della libertà. A cosa serve la sociologia? Conversazioni con Michael Hviid Jacobsen e Keith Tester, Trento, Il Margine – Erickson, 2022, pp. 163, € 16,00.