Rivista “Il Segno” – Settembre 2022. Colonizzati dalle mafie
“Vivere chiede di fare i conti con la realtà: con quello che siamo e con quello che le diverse situazioni ci impongono. Altrimenti le nostre fantasticherie sono solo destinate a produrre cocenti disillusioni. La vita degli uomini si spegne se si trascina sotto un cielo vuoto, ma non per questo può vivere tra le nuvole e c’è molto lavoro da fare”.
Sono alcune frasi tratte dall’Editoriale di don Fabio Landi, Direttore della rivista dell’arcidiocesi di Milano Il Segno – edita da ITL Editore – in uscita nel numero 9-2022. La Rivista racconta la vita della Chiesa ambrosiana nella sua evoluzione pastorale, ma è anche osservatore attento dell’attualità sociale, politica e culturale.
La copertina di questo numero è dedicata all’infiltrazione della mafia in Lombardi, con un’intervista di Pino Nardi al procuratore della Repubblica aggiunto Alessandra Dolci.
Nell’intervista – che merita di essere letta attentamente – Nardi domanda al procuratore Dolci: “Quanto è radicata oggi la presenza delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia? Quali sono i settori più coinvolti?“.
La risposta è la seguente: “La presenza è molto radicata, perché è risalente nel tempo. Le prime propaggini della ’ndrangheta in Lombardia sono state documentate già alla fine degli anni ’50. Sono passati quindi oltre 60 anni. Mentre prima parlavamo di un fenomeno di infiltrazione della criminalità mafiosa, soprattutto di stampo ’ndranghetista, ora nel contesto del Distretto (la parte occidentale della Regione Lombardia, ndr), quindi in provincia, parliamo di vera e propria colonizzazione per una buona parte del territorio. È una criminalità mafiosa che ha cambiato pelle: fino agli anni ’80 controllava soprattutto traffici illeciti, sequestri di persona a scopo di estorsione, traffici di droga e moltissimi omicidi. In quel periodo a Milano e hinterland c’erano 150 omicidi l’anno, c’erano i morti per strada. Ora è tutto cambiato. La criminalità mafiosa ha una vocazione prettamente imprenditoriale, si è inserita in diversi settori dell’economia: quello storico del ciclo dell’edilizia, il settore della logistica, i servizi di sicurezza, ristorazione e bar, sicuramente la gestione dei rifiuti“.
Dal gennaio 1961 il Segno si mantiene fedele alla “missione” affidatagli dal cardinale Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano e in seguito eletto Papa Paolo VI, attraverso le parole contenute nel testo di saluto che egli scrisse per il primo numero.
Fin dalla nascita questa rivista ha inteso essere strumento di informazione, analisi e interpretazione dell’attualità alla luce del messaggio cristiano. “Voce” della diocesi attraverso l’episcopato di sei arcivescovi, dopo Montini, Colombo, Martini, Tettamanzi, Scola e Delpini (…). Una missione portata avanti negli anni, rinnovando costantemente il linguaggio, contenuti e la grafica, sotto la guida di sei direttori: monsignor Andrea Ghetti, monsignor Angelo Majo, don Gregorio Valerio, monsignor Giuseppe Scotti, don Giuseppe Grampa e l’attuale don Fabio Landi.
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“Il Segno”, Rivista mensile della Diocesi di Milano, Milano, ITL, Settembre 2022, pp. 68, € 2,50.