Longo, Matematica e senso. Per non divenire macchine
Un vero e proprio manifesto di una matematica “minoritaria”.
Giuseppe Longo è direttore di ricerca emerito al CNRS, Centro Interdisciplinare Cavaillès, École Normale Supérieure di Parigi. Matematico di formazione, è stato professore ordinario di Informatica presso l’Università di Pisa.
Con Mimesis editore ha pubblicato questo testo che prende spunto dalla matematica: essa non è la disciplina inerte e assoluta che si è soliti rappresentare, ma è figlia di una storia e di un percorso che ne rivelano una dinamica più inquieta e meno scontata. È una raccolta di saggi pubblicati insieme, per la prima volta, in lingua italiana.
“Gli articoli – scrive l’Autore nella Prefazione – sono il risultato di una riflessione filosofica iniziata anni fa, in parallelo al mio lavoro tecnico sui fondamenti della matematica e dell’informatica“.
Il volume è strutturato in 6 capitoli:
1. Uomini e macchine: come riconoscere una caricatura?
2. Correlazioni artificiali vs conoscenza delle cause.
3. Lo spazio, i fondamenti della matematica e la resistibile ascesa della metafora: il cervello è un calcolatore digitale.
4. La ragionevole efficacia della matematica e le sue radici cognitive.
5. La gestualità umana nelle prove e l’incompletezza del formalismo.
6. Il difficile gioco tra rigore e significato.
“Ben presto mi sono reso conto – evidenzia l’Autore – di come certi modi di pensare tali fondamenti permettessero di capire alcuni sviluppi recenti in Intelligenza Artificiale (IA) e nelle scienze della natura, in biologia in particolare. (…) La mia sorpresa nell’avvicinarmi sia all’IA sia alla biologia è stata il ritrovare le stesse parole d’ordine, gli stessi quadri concettuali, formalmente superati da tempo, ma sempre riemergenti, nei fondamenti della matematica“
La traduzione di alcuni articoli è stata curata da Andrea Colombo.
Giuseppe Longo, Matematica e senso. Per non divenire macchine, Sesto San Giovanni, Mimesis, 2021, pp. 233, € 20,00.