Lintner, Etica animale. Una prospettiva cristiana
Sono cresciuto in un maso di montagna nelle Dolomiti meridionali dell’Alto Adige.
Inizia così il saggio scritto del sacerdote sudtirolese Martin M. Lintner membro della Congregazione dei Servi di Maria docente di teologia morale e teologia spirituale allo Studio teologico accademico di Bressanone.
La prestigiosa casa editrice Queriniana traduce dal tedesco (a cura di Valentino Maraldi) e pubblica questo bel saggio sull’etica animale. Un testo bello perché parte dal vero vissuto dell’Autore, figlio di contadini e allevatori.
“L’amore per la natura e per gli animali – scrive l’Autore – mi è stato instillato fin dalla culla. I ricordi della mia prima infanzia sono popolati dai tanti animali che erano nel maso dei miei genitori. Non si tratta semplicemente di mucche o di maiali, di gatti o di galline ma di animali assolutamente concreti: una mucca che era particolarmente buona, tanto che a noi bambini piaceva accarezzarla o appoggiare l’orecchio sulla sua pancia per sentire i rumori della digestione; o un’altra, che ci faceva una certa soggezione perché era facilmente irritabile e ci intimoriva con fare minaccioso quando ci avvicinavamo troppo“.
Il testo è strutturato in 4 parti:
Prima parte: QUESTIONI FONDAMENTALI SULLA CONCEZIONE DELLA NATURA
Seconda parte: QUESTIONI FILOSOFICHE FONDAMENTALI DI ETICA ANIMALE
Terza parte: CAMPI CONCRETI DI AZIONE
Quarta parte: ETICA DELLA CONCREATURALITÀ
“Per la tradizione cristiana – evidenzia don Lintner – l’amicizia di Dio con le creature non umane ha una scadenza temporale. Essa finisce con la morte della creatura. Dio conserva la sua amicizia solo nei confronti dell’uomo, non lasciandolo nella morte ma facendolo risorgere. La fede cristiana nella risurrezione dei morti possiede però un’eccedenza di speranza che include gli animali. Infatti, il cristianesimo ha sempre sostenuto che Dio non risuscita soltanto l’anima, ma l’uomo intero“.
L’Autore, a conclusione del suo lavoro, rilancia alcune domande interessanti che, a mio avviso, meritano di essere riprese e approfondite:
“Come si differenzia, per esempio, la relazione escatologica con Dio di un animale da quella di un essere umano? È semplicemente in grado un animale di partecipare alla beatitudine essenziale del cielo che, secondo la dottrina tradizionale, deriva dalla visione diretta di Dio, vale a dire dalla conoscenza e dall’amore di Dio? che dire del destino escatologico delle bestie feroci? quale potrebbe essere un’interpretazione adeguata del motivo biblico della pace tra gli animali? Molte di queste domande devono restare aperte. Nessun occhio ha visto e nessun orecchio udito quelle cose che Dio prepara a coloro che lo amano (cf. 1 Cor 2,9). Eppure, i cristiani hanno buone ragioni per pensare che Dio, in una forma a loro adeguata, porterà anche gli animali al compimento“.
Martin M. Lintner, Etica animale. Una prospettiva cristiana, Brescia, Queriniana, 2020, pp. 304, € 34,20.