Bello, La carezza di Dio. Lettera a Giuseppe
Felicissima congiunzione tra la pubblicazione di questo testo a cura delle Edizioni La Meridiana e l’annuncio di Bergoglio dell’anno dedicato a Giuseppe con la lettera apostolica Patris corde.
Tanti anni fa ho avuto il dono di pregare sulla tomba di + Tonino Bello, con quel giardino anfiteatro inserito nel cimitero di Alessano. Sostare in pace sulla sua lapide è stato come continuare a sfogliare le pagine che il vescovo d. Tonino ha lasciato in perpetua memoria.
Il tempo della pandemia ha introdotto una modalità di relazione alla quale non eravamo abituati, ovvero il distanziamento. Quello fisico, come stiamo vedendo, sta tracciando solchi profondi nel distanziamento interiore.
Questo piccolo libretto, ma così carico di nutrimento per anima e mente, credo che aiuti ognuno di noi nel ridurre il divario che sta creando il distanziamento, favorendo condivisione e gratuità.
d. Tonino Bello immagina di andare a trovare Giuseppe nella sua bottega di falegname e lì conversa con lui e lo ascolta, lo osserva.
“La nostra la chiamano civiltà dell’usa e getta – dice il vescovo d. Tonino a Giuseppe mentre pialla il legno tra trucioli e polvere -. Quando un oggetto si è anche leggermente incrinato nella sua funzionalità, lo si mette da parte senza appello“.
Il Covid ha tolto il velo a quelle relazioni che, molto prima della diffusione del contagio, si erano incrinate, se non già spezzate del tutto. Nel contempo, però, proprio la pandemia mi sta restituendo (come impegno e responsabilità) il bisogno di ritornare a relazioni artigiane, di vicinato. È ciò che scrive d. Tonino dicendo “se oggi qui da noi di botteghe artigiane è rimasto solo qualche nostalgico scampolo non è tanto perché non si genera più, quanto perché non si ripara più nulla“.
Complimenti, dunque, all’Editore de La Meridiana per questa pubblicazione di don Tonino Bello che – mettendomi a sedere con lui e Giuseppe nell’immaginaria bottega – mi piace vedere il libretto come uno scalpello, un panno, un pezzo carta vetrata per lavorare con cura e passione riparativa (ovvero che si prende a cuore) su me stesso, con Dio, nelle relazioni a me vicine e quelle a distanza nel tempo della video connessione.
Antonio Bello, La carezza di Dio. Lettera a Giuseppe, Molfetta, La Meridiana, 2020, pp. 31, € 5,00.