Arcidiocesi di Milano, Chiesa dalle genti: responsabilità e prospettive
Un articolo. Quando è un articolo non solo a fare la differenza, ma a spostare radicalmente l’asse di osservazione, la barra di lavoro, il percorso di trasformazione. Passare da “delle” a “dalle”. Paolo è chiamato l’apostolo delle genti. La Chiesa che verrà, invece, sarà una Chiesa dalle genti. È quanto ho pensato e sintetizzato leggendo il documento della Chiesa di Milano pubblicato a conclusione del sinodo minore avviato nel 2018 (con il testo Chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive. Documento preparatorio).
“Di fronte al cambiamento non chiediamo soltanto agli altri di cambiare, ma accettiamo di metterci in gioco in prima persona“. È uno dei passaggi-chiave riportati nel testo. Un testo che non aveva conosciuto ancora il Covid, ma che lo ha anticipato per quanto concerne la prospettiva e la profezia ecclesiale. Il Covid – come ho scritto nella rubrica la pastorale che verrà nella newsletter del COP Centro Orientamento Pastorale – ha portato in terapia intensiva tutte le parrocchie della Chiesa in Italia. L’ossigeno per rimanere in vita, come Chiesa, arriva proprio da quel cambio di articolo posto al centro del testo ambrosiano: chiesa dalle genti. È la gente, è il popolo, l’ossigeno per ritrovare nuova vita e nuovo significato nell’inedita fede del tempo attuale.
Suggerisco vivamente la lettura di questo testo per lasciarsi contagiare sia dal metodo di lavoro posto in atto con il sinodo minore, sia per la strada inedita che la chiesa ambrosiana ha deciso di intraprendere, forte dello stile che Bergoglio sta tracciando. L’importante è ri-partire con la gente, con il popolo. Il vescovo, il prete sarà uno con; non più uno e… poi tutti gli altri.
Arcidiocesi di Milano-Documenti, Chiesa dalle genti: responsabilità e prospettive, Milano, Centro Ambrosiano, 2019, pp. 75, € 5,00.